Tradizione vuole che lo sfincione siciliano, soprattutto nel Palermitano, sia presente quasi in ogni casa, in particolare la Vigilia di Natale. Lo sfincione è la pizza siciliana, è piatto tipico della cucina palermitana e le sue origini sono arabe. Fu preparato la prima volta dalle suore del monastero di S. Vito a Palermo e fu inventato per la necessità di portare in tavola un cibo che, anche se povero, indossasse una veste diversa del solito pane.
Una sofficissima focaccia che racchiude tutti gli ingredienti della magica Sicilia: sugo di pomodoro e abbondante cacio cavallo fanno dello sfincione palermitano un irresistibile prodotto tipico! Un impasto molto soffice e molto gustoso.
Vediamo allora come preparare questo piatto tipico della cucina siciliana.
Ingredienti:
Per la pasta:
500 grammi di farina (di grano duro)
500 grammi di farina 0
mezzo litro di acqua tiepida
20 grammi lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
½ di bicchiere d’olio
20 grammi di sale
Per il condimento:
500 grammi di pomodoro pelato a pezzi
6 sarde salate (sciacquate dal sale oppure sarde sott’olio)
300 grammi caciocavallo fresco (da mangiare)
300 grammi caciocavallo semi stagionato grattugiato a filetti
Sale q.b.
Origano fresco
2 mazzetti di cipolla scalogno
Procedimento per la pasta
Mettere le farine setacciate sulla spianatoia e aggiungere il lievito sminuzzato a pezzettini con lo zucchero. Aggiungere poca acqua tiepida, impastando con i pugni, finché il composto risulti abbastanza compatto. A questo punto aggiungere piccole dosi di sale sulla spianatoia assieme a poca acqua tiepida. Impastare, sempre con i pugni, aggiungendo poco per volta l’olio e rigirare la pasta su stessa fin quando non si ottiene un impasto morbido, elastico e ben amalgamato. A questo punto si noteranno le bollicine di lievitazione. Porre l’impasto in una ciotola oliata, tagliare la superficie con due tagli incrociati ricoprire la ciotola con pellicola, metterlo in un luogo tiepido coperto con un panno di lana e lasciarlo lievitare per due ore (deve raddoppiare il volume). Subito dopo aver riposto il composto a lievitare, pre riscaldare il forno a 250/300 gradi.
Procedimento per il condimento
Mettere i pelati in una ciotola e condirli con sale, pepe, cipolla (se usate la cipolla scalogna tagliarla a filetti, se invece usate un altro tipo di cipolla tagliarla sottilissima e metterla a bagno, per circa venti minuti, con acqua e sale, quindi strizzarla e unirla ai pelati), olio abbondante, origano e, se volete, due cucchiaini di zucchero per togliere l’acidità del pomodoro. Oliare la teglia, spolverarla di pangrattato, stendervi la pasta (deve essere circa un centimetro d’altezza). Cospargervi sopra le sarde salate a pezzettini, il caciocavallo fresco tagliato a cubetti (dallo spessore di circa ½ centimetro). Con un mestolo ricoprire lo sfincione con il condimento preparato precedentemente. Spolverare con il caciocavallo grattugiato e infine con il pangrattato. Pressare leggermente con un cucchiaio in modo che il pangrattato assorba l’umido del condimento (e quindi non si bruci). Irrorare con un filo d’olio e lasciare lievitare per almeno ½ ora, quindi infornare per circa venti minuti controllando le fasi di cottura.
Servire caldo spolverando con origano fresco. È buonissimo anche tiepido o freddo.
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