Una nuova arma hi-tech per scovare precocemente il tumore dell'ovaio. Il naso elettronico (e-nose) è la tecnologia utilizzata in un ampio studio appena pubblicato su 'Cancers', condotto dall'Istituto nazionale dei Tumori (Int) di Milano in collaborazione con l’Università Statale di Milano, per migliorare la diagnosi del carcinoma ovarico. I risultati sono promettenti e aprono nuovi orizzonti per lo screening di un tumore che, ad oggi, purtroppo viene ancora scoperto troppo tardi, quando le strategie a disposizione non garantiscono percentuali elevate di efficacia.
"La presenza del tumore determina modificazioni di tutta una serie di processi metabolici, a cui segue il rilascio di sostanze volatili organiche - spiega Francesco Raspagliesi, direttore dell’Unità di Oncologia ginecologica dell’Int e prima firma dello studio - Sono in pratica tracce della presenza della malattia e sono contenute nel respiro sotto forma di molecole volatili. Il naso elettronico ha permesso di cogliere la presenza di alcune di queste sostanze nel respiro delle donne malate, che vengono così identificate rispetto ai controlli sani. Questi risultati sembrano indicare una linea di ricerca assai promettente per una futura possibile diagnosi precoce di questi tumori e ci spingono a proseguire con ulteriori studi".
"I risultati della ricerca sono promettenti perché il test ha discriminato le pazienti affette da carcinoma ovarico dai controlli sani - aggiunge Raspagliesi - Ci suggeriscono dunque che l’e-nose potrebbe essere una tecnica utile e non invasiva per la diagnosi del tumore dell’ovaio".
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