Giuseppe Bennardo, ritratto dell’artista.
Giuseppe Bennardo nasce a Favara, in provincia di Agrigento, ma si trasferisce a Palermo fin da bambino. Il suo amore per l’arte si trasforma via via da hobby a vera e propria passione. Nasce come pittore ma la sua continua ricerca e sperimentazione di tecniche lo vede crescere anche come scultore, decoratore. Tuttavia, non ha mai abbandonato il mondo della pittura dove riesce ad esprimersi con più naturalezza e dove traspare la sua vita e i suoi pensieri. Dapprima le sue tele si avvicinano molto alla metafisica, a figure futuristiche ma divengono col tempo meno disabitate. Figure sempre più realistiche si sostituiscono a enormi strutture squadrate e, gli spazi aperti e solitari, si riempiono via via di figure che convivono in mondi surreali. Protagonisti non sono più freddi e squadrati parallelepipedi che partono da un punto unico lontanissimo e corrono verso l’osservatore. Adesso, quasi sempre, un cielo azzurro fa da sfondo a dei corpi femminili altrettanto azzurri; o ancora, dei limoni fanno da primo piano ad un ambiente che ci ricorda l’atelier di un artista con finestre che si aprono verso il mare. Diverse nello stile sono le sue opere sacre, realistiche nella rappresentazione ed espressive negli sguardi e negli atteggiamenti. Diverse sue icone si trovano nelle chiese della Sicilia.
Negli anni ’80 si dedica a scolpire delle pietre di tufo rappresentando delle figure antropomorfe. La scultura è infatti un’altra sua passione che predilige corpi femminili esili ed eleganti nei movimenti.
Da ventiquattro anni invece, per ogni Natale, realizza la sua più grande “scultura” nelle piazze di Palermo: Il Presepe in piazza. Una grande capanna che contiene un paesaggio montuoso che accoglie la Natività e che viene costruito sul posto con vere pietre e che ogni anno viene visitato da migliaia di persone. Anche quest’anno la grande capanna ci aspetta nella piazza di Valdesi a Mondello.
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