L’Europa e le solite grane per l’Italia. I conti non tornano, ed ecco che si aprono vecchie e nuove tensioni. Con una lettera Bruxelles chiede correzioni sui conti pubblici, dopo lo sforamento della manovra targata Renzi-Padoan, specie sul fronte del debito. E, secondo quanto trapela da Bruxelles, all'Italia è richiesta una correzione per 3,4 miliardi pari a circa lo 0,2% del Pil, entro il 1 febbraio. Altrimenti si avvierà una procedura per deficit eccessivo a carico di Roma. La lettera è ora all'attenzione degli uffici del ministero dell'Economia, per le valutazioni.
La Commissione europea aveva fatto all'Italia la cortesia di rinviare all'anno nuovo le considerazioni sulla Legge di Bilancio del nostro Paese e così è stato. La ragione era la consultazione referendaria del 4 dicembre scorso, che non è andata come il governo italiano né l'Europa avrebbero desiderato.
La discussione entra dunque nel vivo, queste scadenze sono importanti anche perché a febbraio la Commissione dovrà pubblicare le previsioni economiche di primavera, documenti importanti che siglano giudizi e indicazioni per i Paesi membri dell'Ue. Già entro queste scadenze si vorrebbero dall'Italia precise indicazioni.
Dunque l’UE sta richiamando l’Italia alle sue responsabilità, dopo averci graziato per anni, dal governo Monti in poi, in contropartita delle tanto promesse e sbandierate riforme e contenimento della spesa pubblica, ci presenta il conto. L'Italia dovrà aggiustare subito i conti pubblici, se non lo farà, come prevedono i Trattati, sarà costretta ad applicare le regole che annunciano pesanti sanzioni.
Non abbiamo mai assistito a un suicidio collettivo della politica come in questi ultimi anni di impossibili governi. Una nazione seria, infatti, avrebbe già dato delle risposte e preso importanti provvedimenti, nell’interesse nazionale e degli italiani, indubbiamente le sole vittime di questo sistema. Ma temo che l’insipienza e la precarietà in cui vivono i nostri governicchi non consentirà risultati immediati, perché siamo difronte ad una classe politica inadeguata come non mai. Cosa mi aspetto? Una grande confusione di parole di talk show, di diatribe tra maggioranza e opposizione soprattutto sul voto anticipato. E i conti da sanare? Saranno come sempre a carico degli italiani, popolo già in miseria. E come se ciò non bastasse continuerà a scendere anche la credibilità del nostro Paese, sempre più alla berlina e agli sberleffi degli osservatori internazionali.
Marina De Luca
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