"Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, realtà".
Chi mi conosce lo sa bene. Sono una creativa a cui piace fantasticare, pur mantenendomi ben salda alla realtà. In effetti vivo uno strano sdoppiamento di personalità: una vera contraddizione. Ė come se al momento giusto diventassi ciò che occorre. Ma andiamo al motivo del mio pseudo articolo, se così si può definire. Vi parlerò, in modo semplice e spiccio, di irrealizzate vacanze. A chi non è capitato nella vita di non poter partire e di desiderarlo tanto? Insomma sto rivolgendo il mio sguardo, prevalentemente a causa della grave crisi economica, a chi sarà costretto a rinunciare alla MITICA vacanza, e magari perfino meritata, più di molte altre decisamente rubate. E le motivazioni della forzata rinuncia possono essere le più disparate: mancanza di fondi, motivi di salute, impegni lavorativi nella calda stagione, impossibilità a lasciare i propri cari anziani, e così via. E allora come fare? Vi racconterò di una mia personale esperienza di vita, di un mio viaggio, il più bello che abbia mai fatto, ma solo con la fantasia. Non sono mai stata in Scozia, anche se mi sembra di conoscerla proprio bene.
Era il 1994, un anno intenso e particolarmente triste. E, giunta l’estate, non avevo voglia di fare nulla, vivevo nell’apatia più totale. Leggere mi è sempre piaciuto, un rifugio vero e proprio per allontanarmi dalla realtà, specialmente quando sta un po’ stretta. E così da uno scaffale ben affollato di libri, pesco il famoso best seller del momento, quello che andava di moda, per intenderci. Sono una romantica, ahimè, e quel libro faceva proprio al caso mio. Intrecci amorosi in un romanzo semplice, senza artifici particolari e poco impegnativo. Perfetto per trascinare la mia apatia. Ma non avrei mai immaginato che mi coinvolgesse così tanto; che mi portasse appunto in Scozia. La descrizione dei paesaggi è davvero unica e meravigliosa, viva nei suoi colori e, soprattutto, nei famosi castelli e nelle più intime stanze. E che ancora oggi ne parli … E si che è passato qualche anno, da allora! Che estate fantastica! Non la dimenticherò proprio mai. Organizzavo il tempo obbligato della non lettura e poi mi fiondavo sulle pagine del libro, assaporandole tutte, parola dopo parola, rigo per rigo, frase dopo frase. E c’era anche tutto il periodo centrato ben bene, nel romanzo Settembre di Rosamunde Pilcher. E infatti la trama si dipana tra maggio e settembre, quando la natura si sveglia ed è più rigogliosa e luminosa: un assaggio puro di un indimenticabile paesaggio.
Ė il racconto di una breve estate tra le colline della Scozia: solo il tempo di predisporre un ballo, di riunire famiglie e amici in una grandissima festa, naturalmente in un castello scozzese. Ma dietro l’allegria, ciascuno dei personaggi principali del romanzo nasconde pene e segreti, così come nella vera vita. Una storia che si intreccia tra i temi principali che coinvolgono la sfera più importante dei sentimenti: amore e amicizia. C’è un amore in pericolo che sta per naufragare e un altro che stenta a nascere; un’amicizia incrinata e un profondo tormento che non si dissolve. Ed è proprio sul più romantico degli sfondi che Rosamunde Pilcher ha intrecciato una storia che ha in sé tutto l’incanto dei sogni, ma nel contempo il vigore della vita. Una descrizione minuziosa e ricca di particolari, dei personaggi e delle situazioni, affrontata con molta profondità di pensiero che si accompagna a tutta la trama del romanzo rendendolo decisamente coinvolgente fin dalle prime pagine.
E sono proprio lì, tutti i ricordi del mio più irreale, bellissimo e indimenticabile viaggio mai vissuto. Non pensate che sia, o che lo ritenga, il più bel romanzo che abbia letto nella mia vita, perché non è assolutamente così; ma è quello che rientra a pieno titolo nella tematica proposta. Vi prego di credere che quella infelice estate sono stata in Scozia, e che non è stata più così tanto triste … In fondo l'anima abita nel respiro più silenzioso, e da quel respiro riprende il suo cammino. Ed allora ad ognuno il suo viaggio. Scegliete quello che sognate e che più si addice alla vostra personalità. Saranno sufficienti al massimo 20 euro, una comoda sedia a sdraio su un balcone, possibilmente fiorito, i profumi dell’aria fresca, uno sguardo al cielo azzurro e tanta tanta fantasia.
Buona lettura… Anzi, buon viaggio!
P.S. “Amare non significa trovare la perfezione, ma perdonare terribili difetti”. Ė una frase presente nel romanzo. E ... quanta verità!
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