Sia chi fa che chi cerca di trasmettere cultura ha un compito sempre meno facile: i gusti del pubblico sono diversi e variegati ed ognuno si attende che venga proposto quello che ci si aspetta, non altro! Inoltre cultura significa anche innovare, far crescere attraverso nuove conoscenze, ma la pigrizia, ancor più accentuatasi con l’utilizzo approssimativo delle nuove tecnologie, rallenta la voglia di mettersi in gioco per conoscere, scoprire, crescere! Un plauso a chi osa!
CANTI E MAGIE - Stresa Festival 2017
Palazzo dei Congressi 23 agosto
Artisti
Alda Caiello, soprano
Valter Malosti, voce recitante
Sanpapié, dance and physical theatre
Stresa Festival Ensemble
Duncan Ward, direttore
Concerto di apertura
Programma
M. DE FALLA, Sette canzoni popolari spagnole (trascrizione Roberto Vetrano)
L. BERIO, Folksongs
I. STRAVINSKIJ, Histoire du soldat *
* Una produzione Sanpapié su commissione Stresa Festival
Una produzione Sanpapié su commissione Stresa Festival
Voce recitante Valter Malosti
In scena Giuseppe Brancaccio, Sofia Casprini, Luciano Nuzzolese, Martina Monaco, Saverio Bari, Tony Contartese
Assistenza alla regia Carla Cafiero con la collaborazione di Federica Bastoni
Assistenza alla coregrafia Martina Monaco
Produzione Fabio Ferretti
Sound design Marcello Gori
Light design Marcello Marchi
Costumi Maddalena Oriani
Scenografia Cecilia Sacchi
Regia e Coreografia Lara Guidetti
Con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Settore Spettacolo
Inconsueta inaugurazione festivaliera, che al posto delle abituali grandi orchestre vede una piccola formazione musicale per una proposta di canti popolari e racconti fiabeschi, che trasportano in un mondo magico.
Il giovane e brillante direttore Duncan Ward dirige con consapevolezza e divertita partecipazione, sempre con il sorriso sulle labbra e con grande attenzione. Le 7 canzoni popolari di De Falla, trascritte da Roberto Vetrano, seppur interpretate con sentimento e buona tecnica dal soprano Alda Caiello, non hanno mantenuto il sapore spagnolo originale, se non a sprazzi. Più interessanti le Folk Songs di Berio che hanno idealmente attraversato il continente e raggiunto il pubblico festivaliero con vivacità e brillantezza vocale.
La seconda parte del concerto prevede l’Histoire du soldat di Igor Strawinsij proposto dalla frizzante compagnia Sanpapié. Per l’occasione la regista e coreografa Lara Guidetti , con un lungo e minuzioso lavoro di studio e ricerca, ha ricoreografato tutta l’opera, anche nelle parte abitualmente non danzate o attorialmente interpretate. Il testo è affidato alle voci di Valter Malosti, Tony Contartese e Saverio Bari ed i personaggi sono duplicati con la scissione tra parola e corpo, favorendo una narrazione chiara e fedele alla drammaturgia originale. Le scene ispirate al cubismo di Picasso o al surrealismo di De Chirico sono fatte di pochi elementi, trovando nell’essenzialità la fluidità narrativa. Bella realizzazione e bravi i danzatori e le voci.
La musica vince sempre
Renzo Bellardone
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