Vercelli “città d’arte” vanta ricchezze culturali tra cui il Museo Borgogna ricco di opere del Giovenone, B. Lanino, G. Ferrari ed altri pittori che in varie epoche e spiccatamente nel 1500 hanno dato risalto alle terre d’acqua che caratterizzano il vercellese.
Il Museo Borgona appunto per mantenere vivo il gusto del bello e delle realizzazioni artistiche ha da anni individuato una rassegna che ha intitolato significativamente “L’Arte si fa sentire” ospitando varie espressioni artistiche. Il 6 di ottobre 2013, ha presentato il programma che vado a raccontarvi.
L’ARTE SI FA SENTIRE – MUSEO BORGOGNA VERCELLI
Domenica 6 ottobre ore 17.00
“IMAGES, MUSICA e PAROLE intorno a DEBUSSY e LISZT”
Enrico Cerfoglio, pianoforte
Domiziana Violante Spinelli, voce recitante
F.Liszt – Sonetti del Petrarca “Anni di Pellegrinaggio” II anno in Italia n.47,104,123
Ballata n. 2 in si kinore (Ero e Leandro)
Claude Debussy – ‘Images’ - Reflets dans l’eau, Hommage a Rameau, Mouvement
Pour le piano : preludio, sarabanda, toccata.
Dopo la lettura dei tre dolcissimi sonetti del Petrarca ‘Benedetto sia il giorno’, ‘Pace non trovo’, e ‘ I’vidi in terra angelici costumi’ da parte di un altrettanto dolce Domiziana Violante Spinelli, la musica ha poetizzato la misurata serena dolcezza con visioni celestiali culminando con il sogno d’amore tra Ero e Leandro che Enrico Cerfoglio narra musicalmente con salda tecnica interpretativa ed aleggiante poetica.
“Sprizzi, sprazzi” e l’acqua –tema caro a Debussy- si muove, si agita in una sequenza descrittiva che costringe la lettrice a iperbole di velocità per creare il senso del fluido elemento fino all’infrangersi dei flutti del mare in una evocazione di “richiamo canoro” raccolto ed offerto con toni sommessi od impetuosi dal tocco vibrante di Cerfoglio.
Dopo il misterioso, ma rasserenante Hommage a Rameau, con forte carica emotiva D.Spinelli narra di danze e del “danzare per sentirsi leggeri come un angelo” come nel fluttuante Mouvement.
“Quello che non vidi in quella sterminata città senza fine…come quella tastiera infinita su cui puoi suonare tutte le musiche” è quanto recita l’appassionata voce dell’attrice che anticipa quei suoni veloci e indefinibili che rincorrendosi evocano Gershwing nel preludio e riecheggiano Puccini nella sarabanda preziosamente interpretata da un coinvolto Enrico Cerfoglio.
Applausi calorosi invitano a due bis che gli artisti gioiosamente non negano, lei narrando di “narcisi che muovono a danza” e lui glissando rapido e sicuro.
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
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