La Sacerdotessa del Rock accompagnata dal figlio Jackson Smith alla chitarra, Tony Shanahan al basso e Seb Rochford alla batteria è negli anni divenuta icona e detentrice del più profondo cuore del Rock, attraversando situazioni esperienzali artistiche nei vari campi ed affinando quelle capacità conoscitive dell’essere, del pubblico, dell’Universo !
Patti Smith è un personaggio che ha suscitato sensibilità diverse e contrapposte, ma indubbiamente ha segnato un’epoca! E’ divenuta un mito, anticipando gli influencer di serie “B” di oggi.., ma lei è cantautrice e poetessa e non il ‘nulla cosmico’ che segna l’esistenza degli ‘influenzatori’ dell’ultima ora...di cui difficilmente comprendo la Missione se non il guadagno!
Le note dello Stresa Festival recitano: Nell’anno delle celebrazioni di Pier Paolo Pasolini, non poteva mancare un invito a una testimone dell’influenza che il grande intellettuale ha avuto trasversalmente sulla cultura musicale
Patti Smith si esibisce per la prima volta allo Stresa Festival e per l’occasione è stata allestita una singolare location al Tecnoparco di Verbania, progettato all’inizio degli anni ’90, e ultima sua opera, dal celebre architetto Aldo Rossi.
L’ambientazione è decisamente pasoliniana: Patty sale sul palco ed è ovazione! I miti si contraddistinguono anche per questo! Ha segnato un’epoca...e da questo momento alla fine del concerto solo una parola: entusiasmo! Sono miracolosamente riapparse le atmosfere della Beat Generation di Jimi Hendrix, Jim Morrisson, Bob Dylan, con la proposta di ideali di Pace, di Amore e Fratellanza!
La semplicità, il sorriso e l’amabile affabilità si sono autonomamente evidenziate e trovato conferma nell’appuntamento del giorno dopo al Convention Center di Stresa! Qui ha parlato di Pasolini e del ‘Vangelo secondo Matteo’ film visto, rivisto ed amato per il messaggio di vita che seppur non religioso, contiene alti contenuti filosofici. E’ arduo riuscire a trasferire i messaggi di Patti Smith, ma si può con semplicità sottolineare la ricerca perpetua del buono e del bello rifuggendo quanto è cattivo e dannoso per l’umanità: NO alle guerre ed alle violenze e SI ai buoni sentimenti ed all’aiuto del prossimo! Ha dichiarato di amare i libri e la lettura e che il libro che ama di più è Pinocchio; ama le poesie e lei stessa scrive! Durante il concerto aveva letto alcune poesie, riprendendo poi il fil rouge all’intervista, evidenziando anche quanto sia necessario essere ‘attivisti’ per il bene comune, con le marce, la partecipazione e che in questi percorsi la Musica aiuta a vivere bene, ma che il raggiungimento della pace e della salvaguardia dell’Universo e dell’Umanità, necessita in ogni caso dell’intervento positivo dei potenti!
Insomma anche un melanomane come me ha ritrovato una parte di se stesso, scavando nelle emozioni degli anni giovanili e nella speranza che alimenta ancora la vita!
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
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