STORIE RUSSE – Palacongressi Stresa 3 settembre
Khatia Buniatishvili, pianoforte
London Symphony Orchestra
Gianandrea Noseda, direttore
S. RACHMANINOFF, Concerto per pianoforte e orchestra in do min. op. 18
P.I. ČAJKOVSKIJ, Sinfonia n. 4
CREAZIONI INNOVATRICI – Palacongressi 8 settembre
Enrico Dindo, violoncello
Filarmonica Teatro Regio Torino
Gianandrea Noseda, direttoreW.F. BACH, Sinfonia in re min.
D. ŠOSTAKOVIČ, Concerto per violoncello e orchestra n. 1
L. VAN BEETHOVEN, Sinfonia n. 6 in fa magg. op. 68 “Pastorale”
Il sottotitolo che istintivamente avrei dato ad entrambi i concerti è ‘Monumentali Genialità’. Gli autori considerati sono dei veri geni della scrittura musicale, segnando non solo la loro epoca, ma anche quelle a venire! Gli interpreti sono dei ‘monumenti’ nel panorama musicale internazionale, a partire dalle orchestre: la LSO è a buon diritto ai vertici musicali ed ad ogni ascolto trasmette forte emozioni e pare diventare sempre più eccellente nello scavo e nella ricerca di meandri di bellezza; la Filarmonica del Teatro Regio di Torino, nata nel 2003 su iniziativa dei componenti dell’orchestra del TRT con Noseda, direttore musicale TRT esprime una forte intesa che produce colori raffinati ed eleganti sonorità. Il 3 settembre Khatia Buniatishvili, al pianoforte nel celebre concerto op.18 di S.Rachmaninoff, ha incantato il pubblico per l’elegante vigore ed il suono caldo e pieno, tratto dal virtuosistico ed appassionato tocco della tastiera; è seguita la sinfonia n.4 di P.I. Čajkovskij: l’introduzione è la narrazione del destino ineluttabile che impedisce la felicità per descrivere poi la malinconia che svanisce prima o poi con un po’ di leggerezza, fino all’ardore del finale che il cuore pulsante dell’orchestra ha esaltato in una esplosione di festa.
Il concerto di chiusura dell’8 settembre, ha invece visto Enrico Dindo quale solista al violoncello nel concerto n. 1 di D. Šostakovič, dove fin dall’attacco iniziale è apparso un grande: partitura bellissima che ha interpretato con trasporto e passione esprimendosi nell’intera estensione. La seconda parte è stata protagonista la Filarmonica TRT nella sinfonia n. 6, la ‘Pastorale’ di Beethoven rappresentata in un susseguirsi di quadri variopinti e sonorità silvane ed agresti.
Entrambi i concerti sono stati diretti dal Maestro Gianadrea Noseda, direttore artistico del Festival ed ai vertici della piramide dei grandi direttori d’orchestra. Direzione sempre molto leggibile con gesto chiaro ed espressivo; con la Lso è il principale direttore ospite, mentre per la Filarmonica è il direttore musicale del Teatro Regio di Torino. Mantenuto il suo atteggiamento di grande attrattore e coinvolgitore, ringrazia i professori d’orchestra con continui sorrisi e gratificanti espressioni del volto. Questo rapporto di amicizia crea un’intesa che dà poi i migliori frutti sul palcoscenico, come in queste due occasioni di grande soddisfazione per l’ascolto . Un grazie doveroso al Maestro Noseda per il suo coinvolgimento con lo Stresa Festival, per la scelta dei programmi, per la sua professionalità e passione nella direzione.
La musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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