Edoardo Grieco, violino
Francesco Massimino, violoncello
Lorenzo Nguyen, pianoforte
J. HAYDN, Trio n. 27 in do magg.
M. WEINBERG, Trio op. 24 in la min.
F. MENDELSSOHN, Trio n. 1 in re min. op. 49
Un trio di giovanissimi musicisti brillanti e professionali, con grande comunicativa si sono esibiti sul palco dello Stresa Festival Hall. Haydn è stato interpretato con molta gioiosità rendendolo davvero gradevole all’ascolto, coinvolgendo parecchio. Di per sé l’ascolto di Mendelssohn è già più impegnativo per le frasi romantiche, ma lo spirito vivace del Trio Chagall ha mantenuto raffinatezza e energia.
Per me la sorpresa è stato il ‘Trio n. 24’ di Weinberg, polacco di nascita ch ebbe una vita molto contrastata a causa degli eventi politici della sua epoca, che non gli impedì di esprimere le sue doti compositive. Il trio Chagall l’ha vissuto tra mimiche facciali e sguardi d’intesa esaltandone parti intriganti come i pizzicati.
Quali bis hanno suonato la danza n.6 di Brahms ed un brano di Šostakovič, in onore alla grande amicizia con Weinberg.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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