Il dolore non è affatto un privilegio,
un segno di nobiltà,
un ricordo di Dio.
Il dolore è una cosa bestiale e feroce,
banale e gratuita,
naturale come l’aria.
È impalpabile,
sfugge a ogni presa
e a ogni lotta; vive nel tempo,
è la stessa cosa che il tempo;
se ha dei sussulti e degli urli,
li ha soltanto per lasciar meglio indifeso chi soffre,
negli istanti che seguiranno,
nei lunghi istanti in cui si riassapora lo strazio passato
e si aspetta il successivo.
Questi sussulti non sono il dolore propriamente detto,
sono istanti di vitalità
inventati dai nervi
per far sentire la durata del dolore vero,
la durata tediosa, esasperante,
infinita del tempo-dolore.
Chi soffre è sempre in stato d’attesa
– attesa del sussulto e attesa del nuovo sussulto.
Viene il momento che si grida senza necessità,
pur di rompere la corrente del tempo,
pur di sentire che accade qualcosa,
che la durata eterna del dolore bestiale
si è un istante interrotta-
sia pure per intensificarsi.
Qualche volta viene il sospetto che la morte – l’inferno-
consisterà ancora del fluire di un dolore senza sussulti,
senza voce, senza istanti,
tutto tempo e tutto eternità,
incessante come il fluire del sangue
in un corpo che non morirà più.
Cesare Pavese
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Ultim'ora by Adnkronos
Imprese, Number 1 Logistics acquisisce attività italiane di FM Logistic
Pubblicata il 01-04-2025 alle ore 10:12
Dazi, von der Leyen: "Ue non ha iniziato scontro, no rappresaglie ma piano forte"
Pubblicata il 01-04-2025 alle ore 10:08
Terremoto Myanmar, oltre 2.700 i morti: oggi un minuto di silenzio per le vittime
Pubblicata il 01-04-2025 alle ore 09:59
Carlos D'Ambrosio, chi è la nuova stella del nuoto azzurro
Pubblicata il 01-04-2025 alle ore 09:53
Cosenza, incendio in casa a Corigliano Rossano: morta carbonizzata una donna
Pubblicata il 01-04-2025 alle ore 09:28
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli pił letti