Papà,
stamattina non c'eri,
ma il mondo si è offerto lo stesso.
Mi sono svegliata all'alba,
ho atteso il pallido sole di gennaio,
quello che tante volte abbiamo commentato
davanti ad una tazza bollente di caffè.
Uno scirocco strano,
fastidioso,
e poi c'ero io,
ad osservare tutto con gli occhi
ora azzurri,
ora grigi,
neri,
allegri,
senza motivo pieni di lacrime...
miei e i tuoi.
Tenero papà,
sono passati molti anni ...
dal nostro ultimo commiato,
dall'ultima dolcissima danza.
Ho cercato le carezze
che non hai potuto più donare,
nelle persone che amo,
e fra gli sconosciuti.
Una ricerca difficile, papà!
Tu lo sai...
Ti racconterò ancora molte cose,
le affiderò alle fate buone,
agli alberi,
alle spighe di grano,
ai fiori.
I tuoi doni li sento,
li vedo,
negli occhi e nei gesti di chi
sta crescendo e ti somiglia incredibilmente.
Fammi sentire la tua tenerezza,
ti imploro papà!
Fa che possa sentirla ancora e ancora,
tutte quelle volte che ne avrò bisogno.
Affidala al vento,
ai raggi del sole,
alla pallida luna,
alle stelle di agosto,
al profumo del mare ...
la riconoscerò.
Il mio battello sta correndo,
piegandosi alle volontà della vita.
Proteggi la mia rotta,
guidami verso il grande porto.
Ti amo!
Marina De Luca
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