Il clima sembra impazzito, è impazzito. In realtà, non ha colpa alcuna. L’ingordigia e la totale irresponsabilità dell’uomo lo hanno fatto impazzire. Per quanto mi riguarda, la questione se i cambiamenti climatici siano opera delle attività antropiche o di quelle solari è ormai superata. Conosciamo bene il ruolo dell’anidride carbonica nell’atmosfera, più ne immettiamo e più il calore aumenta. Il Sole? Sì, certo, influenza il clima sul nostro pianeta, ma i gas serra di sicuro non attenuano gli effetti. Anzi, li aumentano. In tutto il mondo si succedono eventi che gli scienziati definiscono estremi. Il 2013, secondo la WMO (World Meteorological Organization), fondata nel 1873, è stato l’anno più caldo da quando siamo in possesso di dati scientifici. Afferma il suo presidente, Michel Jarrod: "Tutti gli anni più caldi vengono dopo il 1998, e il trend continua anche quest'anno. L'anno più freddo, dopo il '98, è comunque più caldo di qualunque anno prima del 1998. Le concentrazioni di anidride carbonica e di altri gas serra hanno raggiunto nuovi picchi nel 2012 e ci aspettiamo che raggiungano ancora livelli senza precedenti nel 2013". Che bella prospettiva! In questi giorni, si stanno svolgendo, a Varsavia, le discussioni sul clima, sotto l’egida dell’ONU. Ebbene, sono quasi certo che non porteranno da nessuna parte, ormai ho la pelle dura per quanto riguarda le riunioni internazionali. Occorrono fatti, non parole! E i fatti non si vedono. Non si possono vedere, giacché nessuno vuole rinunciare alle comodità. Fermo restando, beninteso, che centinaia di milioni di esseri umani soffrono fame e sete e muoiono alla faccia, appunto, delle chiacchiere. La questione ambientale più di ogni altra vede sul banco degli accusati classe politica e cittadini. Nessuno può ritenersi innocente. In Italia e nel mondo. Le devastazioni non conoscono confini. Sembra che, da tempo, sia iniziata una folle corsa alla distruzione. Quale sarà il premio finale, non interessa e non turba il sonno di chicchessia. Non c’è dubbio, però, che in Italia vantiamo anche il triste primato di non fare abbastanza verso le più elementari norme di tutela ambientale. Regna, a tal proposito, una sorta di astenia e i misfatti contro l’integrità della Natura avvengono sempre più spesso. Molti sanno, molti fanno finta di non sapere, molti hanno interessi da difendere. L’unico che paga è l’agricoltore che, per evitare incendi in estate, brucia qualche sterpaglia perfino durante l’inverno. Forse non tutti sanno, infatti, che tale azione è considerata reato penale. E le pene mica sono da sottovalutare! Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui agli articoli 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216 e' punito:
a) con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi;
b) con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti pericolosi. […]». Quindi, sembra che siano stati finalmente individuati i responsabili dell’effetto serra: gli agricoltori.
Le industrie e le bande di criminali che interrano rifiuti tossici e perfino radioattivi?
Storia vecchia, quello del debole che deve pagare al posto del potente. Com’è stato possibile, infatti, che la camorra abbia compiuto le (ora) ben note scelleratezze nella cosiddetta “Terra dei fuochi”? E per decenni! Com’è possibile che molte attività industriali avvelenino ancora l’aria e le acque? Credo siano domande legittime, almeno fin quando esisterà libertà di pensiero e di esternazione. In ogni caso, come già evidenziato, all’estero non va meglio.
Le attività antropiche riducono le foreste a ritmo vertiginoso e costante, spingono flora e fauna verso l’estinzione, sciolgono i ghiacciai, rendono radioattivo l’ambiente. Un disastro! Ma quello più intollerabile è che si procede senza un attimo di riflessione sulla strada del disastro stesso. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Mi sembra giusto. L’unico pensiero doloroso è rivolto alle future generazioni.
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