Di certo, la più bella. Domina, in tutta la sua magnificenza, il cielo invernale. In estate, infatti, non è più visibile. Una premessa: esistono costellazioni circumpolari e occidue. Le prime non tramontano mai. Sono molto vicine alla Stella Polare e durante la giornata compiono dei cerchi intorno al Polo Nord Celeste. Non intersecando l’orizzonte, non tramontano. Ecco perché vediamo sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore. Le seconde, invece, sorgono e tramontano, rendendosi visibili a intervalli regolari durante l’anno. Tra queste: Orione, Gemelli, Cane Minore e Cane Maggiore. Dunque, Orione è la costellazione per antonomasia dell’inverno. È molto facile osservarla, soprattutto in zone non troppo soggette all’inquinamento luminoso. Sorge a Est subito dopo l’imbrunire, culmina a Sud e tramonta a Ovest tra le prime e le ultime ore della notte. Alcune notizie su Orione. Nella mitologia era un grande cacciatore. Sosteneva di essere in grado di uccidere qualsiasi animale, ma fu punito da Diana, la dea della caccia, infastidita dalla sua vanità. Morì per la puntura dello Scorpione. Oggi si trovano collocati in direzioni opposte sulla volta celeste. Dunque, la fantasia di greci e latini vedeva questo raggruppamento di stelle come un gigante, con tanto di spalle, cintura, gambe e piedi. Osserviamo con attenzione. Ciò che colpisce maggiormente è rappresentato proprio dalla cintura: un allineamento un po’ obliquo di tre stelle, in posizione mediana, denominato I tre re o I tre astri. Si chiamano Alnitak, Alninam e Mintaka. Sulla spalla sinistra si scorge Betelgeuse. È una gigante rossa, con un diametro enorme, più di 500 volte quello del Sole, e una distanza di 520 anni-luce. In basso a destra, ecco Rigel dallo splendido colore blu e distanza di 800-1000 anni luce. Dunque, nella stessa costellazione, due stelle di colore differente. La diversa colorazione non è una novità: il nostro Sole ha tonalità gialla, Antares (Scorpione) arancione, Sirio bianca. Quale la causa? Le specifiche caratteristiche delle stelle sono legate alla massa e alla loro evoluzione. Tra l’altro, come ogni essere vivente, nascono, crescono e muoiono. Sono classificate nel cosiddetto diagramma H-R (iniziali degli scienziati Hertzsprung e Russel). Il diagramma mette in relazione la temperatura effettiva e la luminosità. Fornisce importanti informazioni: età, componenti chimici, temperatura, distanza. Le rosse hanno una bassa temperatura superficiale (1700-3200 K) e sono vecchie, le blu alta temperatura (20 000- 50 000 K) e giovani. Il Sole è stato definito un signore di mezza età, infatti brilla da cinque miliardi di età e continuerà per altri cinque. Sempre in riferimento a Orione, si può notare, sotto la cintura, una grande nebulosa, la M42. Le nebulose sono costituite essenzialmente da idrogeno che, con l’elio, rappresenta il principale componente delle stelle. Infine, Orione è importante per identificare e osservare Sirio, la più brillante nel nostro emisfero. Si trova sul prolungamento a Sud-Est della cintura stessa. Nell’antico Egitto la sua riapparizione era messa in relazione alle benefiche inondazioni del Nilo. In realtà è una binaria, cioè un sistema di stelle orbitante intorno al comune centro di massa. La compagna di Sirio, chiamata Sirio B, è stata la prima nana bianca a essere osservata.
Prof. Giuseppe Pitrone
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